DIES 22 FLASH: IL MANUALE

DIES 22 FLASH: IL MANUALE

Promuovere lo sport vuol dire anche collaborare con i grandi e piccoli protagonisti del settore con l’obiettivo di essere, secondo le proprie capacità, utili agli appassionati. Prosegue dunque il nostro progetto incentrato sull’offerta di strumenti utili ai tiratori e, nella fattispecie, quel che proponiamo oggi è il primo manuale, ufficiale, delle matrici 22FLASH a marchio Big Bang. Lo abbiamo composto proprio noi, insieme ad Antonio Sirini che è il progettista di questi speciali proiettili, e agli amici di

BIG BANG Srl

Via Della Costituzione 7 – 42124 Reggio Emilia – ITALIA

Contatti:

Tel: 0522046959

Email: big@bang.re.it

ISTRUZIONI PER L’USO DELLE MATRICI .22 FLASH

Grazie per avere scelto un prodotto Big Bang. Le matrici ora in vostro possesso rappresentano quanto di meglio la moderna tecnologia permetta di realizzare nel campo della meccanica di precisione. Si tratta di pezzi ricavati per macchinazione, trattati termicamente e chimicamente in funzione anti usura e anti ossidazione. Si possono detergere e lubrificare leggermente.


La prima matrice, 22NECK, si utilizza per ricalibrare il colletto del bossolo; la seconda, 22SEATER, per inserire il proiettile, completando il ciclo produttivo.

UNA PREMESSA E’ TUTTAVIA NECESSARIA

L’assemblaggio domestico di munizioni richiede prudenza e perizia: le indicazioni fornite in questa pubblicazione rappresentano un ausilio, non uno strumento didattico completo. Consigliamo dunque, a coloro che affrontano per la prima volta quest’attività, di prepararsi adeguatamente frequentando dei corsi appositi e studiando le pubblicazioni specialistiche, vale a dire quelle riconducibili ai produttori dei componenti utilizzati. Utile può essere l’aiuto del Banco Nazionale di Prova di Gardone V.T., che costituisce l’ente di riferimento per quanto concerne la sperimentazione dei sistemi
d’arma e del munizionamento, insieme alla consultazione della documentazione C.I.P. L’azienda non è responsabile per eventuali danni causati da soggettiva imperizia

SEQUENZA REGOLAZIONI Ia MATRICE (Neck – fin.zigrinata)

1. Innestare il porta bossolo (eng. shell holder) sul pistone scorrevole (fig.3)
2. Ruotare in senso antiorario il grano di microregolazione (fig.5 – brugola 5mm)
3. Allentare il dado di fermo (fig.4) e posizionarlo all’estremità superiore della
matrice
4. Sollevare il pistone fino alla posizione di fine corsa
5. Abbassare la matrice fino al contatto col porta bossolo
6. Svitare la matrice di ¼ di giro e bloccarla con il dado di fermo
7. Abbassare il pistone ed inserire, nel porta bossolo, un bossolo esternamente
lubrificato
8. Sollevare il pistone
9. Avvitare il grano di microregolazione (fig.5) fino a raggiungere la profondità di
lavorazione desiderata (Consigliata 2,5mm)
Nota: la fase n°9 deve avvenire per gradi, eseguendo delle misurazioni

SEQUENZA REGOLAZIONI IIa MATRICE (SEATER – fin.liscia)

1. Ruotare in senso antiorario il grano di microregolazione (fig.5 – brugola 5mm)
2. Allentare il dado di fermo (fig.4) e posizionarlo all’estremità superiore della
matrice
3. Sollevare il pistone fino alla posizione di fine corsa
4. Avvitare la matrice fino al contatto con il porta-­-bossolo
5. Svitare la matrice di ¼ di giro e bloccarla con il dado di fermo
6. Inserire il bossolo, riempito di propellente, nel porta-­-bossolo
7. Posizionare, con accuratezza e delicatezza, il proiettile nel bossolo
8. Sollevare il pistone fino al fine corsa verificando assenza affondamento proiettile
9. Avvitare il grano di microregolazione (fig.5) per gradi, fino a raggiungere la
profondità di inserimento desiderata (O.A.L: 26,5 a 26,7mm)

Nota 2: per eseguire la ricalibratura in modo accurato è buona norma eseguire più operazioni di ricalibratura sullo stesso bossolo, facendolo ruotare di 90° intorno all’asse longitudinale e tenendolo a contatto, lateralmente, con il portabossolo. Questa procedura è legata al fatto che i bossoli cal.22LR di produzione industriale hanno spesso problemi di ortogonalità e concentricità. I fondelli hanno sovente problemi dimensionali e di planarità, dunque si consiglia l’uso di appositi calibri, o tamponi, per ispezionarli e, di conseguenza, selezionarli. Siraccomanda di eseguire misurazioni il più possibile accurate e ripetute, per avere la certezza di rispettare i piani di lavoro prestabiliti.

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