L’AVANCARICA PIACE AI GIOVANI

L’AVANCARICA PIACE AI GIOVANI

Si è notato al mondiale con una presenza importante di agonisti e di volontari. Lo notano, periodicamente, i soci delle compagnie sportive che lavorano per attrarre nuovi iscritti. Lo ha notato chi scrive poichè, in ambito Pedersoli’s Shooting Academy, una quota significativa degli avventori è rappresentata da uomini e donne d’età inferiore ai quarant’anni. Alla luce di quanto accade in queste realtà particolari è bene che i responsabili delle organizzazioni sportive, delle strutture, dei servizi, si adoperino per sostenere il fenomeno della partecipazione giovanile che, se in via naturale parte dal basso e si consolida a livello di club esige, per crescere, il loro aiuto. Come agire? Secondo noi serve partire dalla composizione di un ritratto realistico della situazione nazionale e saremo noi a cominciare, affermando che questo momento felice è riconducibile ad una serie di cause precise.

Primo riconoscimento ai singoli i quali, con il proprio esempio, offrono agli altri un modello positivo riuscendo a farsi seguire e, con loro, occorre elogiare i gruppi organizzati che rendono le manifestazioni sportive dedicate all’avancarica attraenti anche dal punto di vista conviviale. Tante di queste iniziative possono essere prese a modello e replicate.

Buona anche l’interazione con il pubblico a livello più generale e, in questo senso, possiamo esprimerci per diretta esperienza in ragione dell’affermazione di Pedersoli’s Shooting Academy: si parla di avancarica in occasione dei maggiori eventi fieristici, si utilizzano vari canali di comunicazione; si è introdotta l’avancarica in luoghi che non la conoscevano o non sapevano come ben gestirla; si forma il personale dei poligoni, si collabora con importanti sezioni TSN. Il campionato mondiale ha dato lustro, anche a livello di immagine, all’intera schiera degli avancarichisti italiani ed al settore armiero e sportivo italiano nella sua interezza.

Premiante anche la scelta di collaborare con poligoni istituzionali e privati che se singolarmente, ad eccezione di poche realtà ottimamente organizzate, non sempre offrono servizi adeguati alle esigenze del tiratore che si dedica a più specialità ma possono, insieme, agire in sinergia.

Altro fattore che premia l’avancarica è l’economicità dell’attività dilettantistica: vi sono sistemi d’arma che offrono un ottimo rapporto costo-prestazioni e specialità che ne permettono un uso soddisfacente. Un nostro studio ha evidenziato inoltre che il tiro ad avancarica è vantaggioso rispetto ad altre forme di tiro al bersaglio.

Pensando poi agli eventi competitivi occorre riconoscere i meriti della Confederazione Nazionale Degli Archibugieri che, nell’ultimo biennio, ha salvato di fatto l’agonismo italiano dell’avancarica poiché i luoghi prescelti per le competizioni, la frequenza degli incontri, i costi di partecipazione, hanno attratto la maggioranza degli atleti.

La presenza dei giovani è dunque la prova che il buon lavoro premia ma servirà ascoltare i nuovi adepti per meglio comunicare con i loro coetanei, attirarli e disciplinare l’evoluzione che avrà il tiro a segno.

Ai giovani, parimenti, saranno indispensabili i veterani: il bagaglio esperienziale di un agonista ventenne è prevalentemente costituito da memoria neuromuscolare e da una solida capacità di adattamento psicologico alla competizione; quello di molti avancarichisti, in prevalenza, sulla conoscenza dei sistemi d’arma, con particolare riguardo alla balistica interna. I primi, dunque, hanno bisogno dei secondi non solo in termini organizzativi ma anche, soggettivamente, per essere competitivi nel breve termine e divenire completi nel medio.

Nuove sfide ci attendono e, più saremo uniti, più saremo efficienti.

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